Trasformare la Sicilia da una terra “dura” ad una terra “dolce” una “Sweet Island” “attraverso i prodotti di pasticceria, partendo dai suoi ingredienti principali: mandorla, pistacchio, nocciola, ricotta”. E’ solo uno dei progetti anticipati dal nuovo assessore all’agricoltura, Antonello Cracolici in una intervista pubblicata sul Giornale di Sicilia in edicola domenica. La sfida più importante, però, riguarda il nuovo Psr dalla dotazione di 2,2, miliardi che dovrebbe essere approvato dalla commissione europea nei primi giorni di dicembre. L’assessore ne aveva già parlato nel corso del Festival del giornalismo enogastromico di Galati Mamertino e lo ribadisce dalle pagine del quotidiano palermitano. Un piano che “prevede il sostegno alle imprese agricole sul fronte dell’innovazione e del rafforzamento del sistema imprenditoriale il sostegno all’infrastrutturazione a servizio delle imprese (come ad esempio la banda larga), contributi ai giovani imprenditori destinati al ricambio generazionale, sostegno alla filiera”, ha spiegato Cracolici. “L’obiettivo è concentrare la filiera, dalla produzione alla commercializzazione”, aggiunge l’assessore del Partito democratico.  Ma, “la vera medicina che serva alla Sicilia è la fiducia, investire sull’autostima perchè nessuno fuori da qui risoverà i nostri problemi. Dobbiamo smetterla di piangerci addosso”.  La nuova programmazione, inoltre, secondo Cracolici potrebbe procedere per vie diverse a quelle dei bandi “voglio lavorare perchè si superi la filosofia del bando”, dice anche l’assessore nell’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, “andrò a Bruxelles per verificare se esistano le condizioni per avviare altre procedure”. “Penso quindi ad un sistema a sportello dinamico”, ha aggiunto riprendendo le proposte degli agronomi siciliani.