Con Decisione CE C(2015)8403 del 24 novembre 2015 è stato approvato il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2020, strumento di finanziamento e di attuazione del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR) siciliano.
Le somme assegnate, nell’ambito della programmazione delle risorse FEASR, per il periodo 2014-2020, alla Regione Siciliana sono di 2.212.747.000 di euro con un incremento di oltre 27 milioni rispetto alla dotazione del PSR Sicilia 2007-2013, e costituiscono la maggiore dotazione finanziaria assegnata tra le regioni italiane a livello nazionale.
Per il periodo 2014-2020 sono stati individuati tre obiettivi strategici di lungo periodo (art. 4 Reg. 1305/2013):
- competitività del settore agricolo,
- gestione sostenibile delle risorse naturali
- sviluppo equilibrato dei territori rurali
La nuova programmazione è basata su sei “priorità di intervento”. Viene abbandonata quindi la vecchia struttura, articolata in 4 Assi e 33 Misure, considerata troppo rigida e poco funzionale all’attribuzione di risorse a sostegno aree di intervento diverse da quelle per cui erano previste.
Nell’ambito della programmazione 2014-2020, lo Sviluppo rurale dovrà quindi stimolare la competitività del settore agricolo, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro attraverso le seguenti 6 PRIORITA’(art. 5 Reg. 1305/2013):
Promuovere il trasferimento della conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
- Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forma, promuovere tecniche innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste;
- Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
- Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura;
- Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;
- Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali.
Il PSR Sicilia 2014/2020 con i suoi tre obiettivi strategici di lungo periodo: competitività del settore agricolo, gestione sostenibile delle risorse naturali e sviluppo equilibrato dei territori rurali, per raggiungere questi obiettivi utilizzerà una nuova struttura basata su sei priorità di intervento, a loro volta suddivise in 18 focus area, costituite da Misure e sottomisure.
Tre obiettivi strategici
Sei priorità d’intervento
18 focus di area
Misure
Sotto-misure
Le focus aree rappresentano i pilastri su cui poggia la strategia del PSR, infatti rappresentano i binari precostituiti su cui convergono le scelte programmatiche. A ciascuna focus area è assegnato un obiettivo specifico (Target) che dovrà essere raggiunto a fine programmazione. Le misure (come per il PSR Sicilia 2007/2013) rappresentano l’unità fondamentale del Programma e si articolano in un insieme di sotto-misure. Ciascuna sottomisura può riguardare contemporaneamente più focus area relative ad una priorità o focus area di differenti priorità. L’incrocio tra focus area e misure/sottomisura ha una gerarchia. Ci sono cioè sotto-misure che contribuiranno più delle altre al raggiungimento del target della focus area.
La prima priorità è “promuovere il trasferimento della conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali”. Sono tre le focus area individuate:
– 1A Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;
– 1B Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall’altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali;
– 1C Incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale.
La seconda priorità è “potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forma, promuovere tecniche innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste”. Sono due le focus area individuate:
– 2A Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività;
– 2B Favorire l’ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale.
La terza priorità è “promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo”. Sono due le focus area individuate:
– 3A Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali;
– 3B Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali.
La quarta priorità è “preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura”. Sono tre le focus area individuate:
– 4A Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa;
– 4B Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
– 4C Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi;
La quinta priorità è “incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale”. Sono cinque le focus area individuate:
– 5A Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura;
– 5B Rendere più efficiente l’uso dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare;
– 5C Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia
– 5DRidurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura;
– 5EPromuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale.
La sesta priorità è “adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali”. Sono tre le focus area individuate:
– 6A Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione;
– 6B Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali;
– 6C Promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali.
18 focus
4.2.1. F01 Supportare e potenziare il trasferimento della conoscenza e la diffusione dell’innovazione anche attraverso la cooperazione
4.2.2. F02 Sostenere interventi mirati di formazione e trasferimento di conoscenze e promuovere consulenze aziendali specifiche
4.2.3. F03 Incremento della redditività e del valore aggiunto del settore agricolo e forestale
4.2.4. F04 Incentivare la creazione, l’avvio e lo sviluppo di attività economiche extra-agricole, in particolare per giovani e donne
4.2.5. F05 Promuovere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo e nelle zone rurali
4.2.6. F06 Migliorare la tracciabilità del prodottofavorendo l’identificazione con il territorio e sostenendo le produzioni di qualità
4.2.7. F07 Favorire l’integrazione tra i produttorie aumentare il livello di concentrazione dell’offerta
4.2.8. F08 Incentivare la creazione di filiere e il collegamento diretto delle imprese agricole con la trasformazione e con i mercati
4.2.9. F09 Favorire l’adesione a regimi di qualità e la promozione e l’informazione dei prodotti di qualità sui mercati
4.2.10. F10 Favorire l’accesso agli strumenti di gestione del rischio alle imprese
4.2.11. F11 Recuperare, tutelare e valorizzare gli ecosistemi agricoli e silvicoli, i sistemi colturali e gli elementi fisici caratteri
4.2.12. F12 Salvaguardare e valorizzare la biodiversità e il germoplasma di interesse agrario e forestale
4.2.13. F13 Conservare migliorare la qualità del suolo e difendere il territorio dal dissesto idrogeologico e dall’erosione superficiale
4.2.14. F14 Tutelare la qualità delle risorse idriche superficiali e sotterranee
4.2.15. F15 Incrementare l’efficienza dell’uso della risorsa idrica a fini irrigui
4.2.16. F16 Incentivare la produzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili
4.2.17. F17 Aumentare l’efficienza energetica delleimprese agricole, agroalimentari e forestali
4.2.18. F18 Ridurre le emissioni di CO2,limitare input energetici nella gestione aziendale, incrementare il carbonio organico nei suoli
4.2.19. F19 Migliorare le infrastrutture e i servizi alla popolazione nelle zone rurali anche attraverso strategie di sviluppo locale
4.2.20. F20 Rafforzare il sistema infrastrutturale, anche tecnologico e logistico e promuovere l’uso delle TIC
4.2.21. F21 Attivare strumenti di finanza a supporto degli investimenti realizzati nell’ambito del programma
- DESCRIZIONE DELLE MISURE SELEZIONATE
8.1. Descrizione delle condizioni generali applicate a più di una misura compresi, ove pertinenti, la definizione di zona rurale, i livelli di riferimento, la condizionalità, l’uso previsto degli strumenti finanziari e degli anticipi nonché le disposizioni comuni per gli investimenti, incluse le disposizioni di cui agli articoli 45 e 46 del regolamento (UE) n. 1305/2013
8.2.1. M01 – Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14)
8.2.2. M02 – Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)
8.2.3. M03 – Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16)
8.2.4. M04 – Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)
8.2.5. M05 – Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18)
8.2.6. M06 – Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19)
8.2.7. M07 – Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20)
8.2.8. M08 – Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26)
8.2.9. M10 – Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28)
8.2.10. M11 – Agricoltura biologica (art. 29)
8.2.11. M12 – Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque (art. 30)
8.2.12. M13 – Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art.31)
8.2.13. M15 – Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta (art. 34)
8.2.14. M16 – Cooperazione (art. 35)
8.2.15. M19 – Sostegno allo sviluppo locale LEADER – (SLTP – sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n.1303/2013] ….
Fanno da supporto giuridico i seguenti regolamenti comunitari che riformano la politica per lo sviluppo rurale dell’Unione Europea e che danno forma alla nuova programmazione 2014-2020. Sono presenti anche altri documenti di riferimento che potrebbero esserti utili.
REGOLAMENTI EUROPEI
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
EUROPA 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.pdf